FAMIGLIA:
Polygonaceae
NOMI COMUNI:
Biavetta, lenga d'bo, amarella, lavazzuola, lengete, tortorete, poligonia, serpentina.
LA DROGA:
Le foglie e il rizoma
QUANDO SI RACCOGLIE:
Le foglie (solo quelle basali) si raccolgono senza il picciolo in giugno - agosto, durante la fioritura ma prima della fruttificazione. I rizomi si raccolgono in settembre -
novembre, dopo che la porzione aeerea si è disseccata e la pianta è entrata in riposo; si eliminano le radichette laterali
e si lavano.
PROPRIETÀ:
Astringenti, antiinfiammatorie, lenitive, antidiarroiche.
PRINCIPI ATTIVI:
Amidi, tannini.
COME SI USA LA DROGA
Il modo migliore di utilizzare la Bistorta è quello di inghiottire direttamente la polvere dei rizomi, poichè la cottura altera i
principi attivi contenuti nella droga. Gli infusi di Bistorta devono perciò essere preparati con acqua tiepida prolungando il contatto
con l'acqua di alcune ore. Le foglie vengono comunemente usate, cotte, come succedaneo degli spinaci.
In passato l'alto potere
astringente è stato sfruttato per frenare emorragie interne ed esterne conseguenti a tisi, ulcere, emorroidi, ferite. Oggi l'azione
astringente e antiinfiammatoria viene ancora ritenuta utile nei disturbi intestinali (diarree) e nelle irritazioni del cavo orale.
USO INTERNO
Il rizoma:
Per disturbi intestinali
Polvere:
1 gr. in un'ostia due - tre volte al giorno
Infuso:
3 grammi in 100 ml di acqua tiepida (a macero per 6 ore). Due - tre tazzine al giorno.
USO ESTERNO
Il rizoma:
Per le infiammazioni della bocca e delle gengive, per le emorroidi.
Infuso:
6 grammi in 100 ml di acqua tiepida. fare lavaggi, gargarismi, sciacqui boccali. Applicare compresse imbevute di infuso per 15 minuti
sulla parte interessata.
USO COSMETICO
Un bagno astringente e lenitivo si può ottenere utilizzando una manciata di polvere dei rizomi, avvolta in un piccolo telo molto fitto
messo in infusione nell'acqua del bagno.
Per capelli grassi, frizionare quotidianamente con l'infuso il cuoio capelluto.